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Delitti contro i cantieri: ecco le regole per l'indennizzo alle imprese

03/03/2015

Sulla Gazzetta Ufficiale n.44 del 23-2-2015 è stato pubblicato il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti 19 dicembre 2014 che regola l'indennizzo per le imprese che subiscano danni in conseguenza di delitti non colposi commessi per ostacolare l'attività dei cantieri.
L'indennizzo riguarda le imprese che abbiano subito danni ai materiali o alle attrezzature di cantiere; il decreto sorge dalla necessità di avviare tempestivamente l'istruttoria per la concessione dei suddetti indennizzi, al fine di evitare ulteriori pregiudizi e ritardi alle imprese.
Ai fini della concessione dell'indennizzo, le imprese richiedenti devono trasmettere al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e per conoscenza alle stazioni appaltanti - una documentazione idonea (riportata nell'art. 1) a comprovare la sussistenza delle condizioni stabilite dalla predetta disposizione.
L'indennizzo, in base all'articolo 2, è commisurato alla quota della parte eccedente le somme liquidabili dall'assicurazione stipulata dall'impresa o, qualora non assicurata, per una quota del danno subito, comunque nei limiti complessivi dell'autorizzazione di spesa della disposizione sopra citata. L'integrale risarcimento, comunque ottenuto dall'impresa, impedisce la corresponsione dell'indennizzo.
All'articolo 3 si regola l'istruttoria del Ministero delle infrastrutture che può richiedere all'impresa, alla stazione appaltante, e più in generale a tutte le autorità interessate dagli eventi alla base dei delitti non colposi sopra citati, la documentazione idonea a dimostrare l'esistenza di un nesso di causalità tra gli eventi e la richiesta di indennizzo di cui alla presente disposizione.


Gli infortuni sul lavoro nel settore delle costruzioni

26/02/2015

INAIL riporta alcune rilevazioni sul fenomeno infortunistico nel mondo delle costruzione tratte dal primo numero del 2015 di DATI INAIL, che indicherebbero un calo di denunce e indennizzi tra il 2009 e il 2013 nel settore: ciò si spiegherebbe con un miglioramento delle misure di sicurezza, ma anche a causa della difficile congiuntura dell'edilizia.
In base ai dati INAIL negli ultimi cinque anni, infatti, le denunce di infortunio nelle costruzioni sono diminuite del 46,1%, passando dalle oltre 83mila del 2009 alle 45mila del 2013. Nello stesso arco di tempo anche gli indennizzi si sono quasi dimezzati, da 72mila a 38mila, con un calo percentuale del 46,7% che supera di quasi 20 punti quello registrato nell'industria e servizi (-27%).
Con riferimento poi, ai dati Istat, INAIL segnala che i livelli produttivi nelle costruzioni negli ultimi anni sono stati caratterizzati da una contrazione costante. Il calo è stato pari al 10,8% nel 2012, al 13,5% nel 2013 e al 7,1% nel periodo gennaio-novembre 2014 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In flessione è anche il numero degli occupati, che nel 2013 sono scesi sotto la quota di 1,6 milioni (-5% rispetto al 2012), subendo una contrazione doppia rispetto al dato complessivo.
Quanto all'incidenza dei casi mortali sul numero complessivo degli indennizzi, è pari allo 0,30% nelle costruzioni rispetto allo 0,17% dell'industria e servizi. Le menomazioni permanenti nel 2013 hanno rappresentato circa l'8% del totale degli indennizzi per infortuni, mentre in edilizia sono stati pari al 12%: i settori a rischio infortuni restano le attività prevalentemente manuali e l'impiego di attrezzi pericolosi e macchinari pesanti.
L'inesperienza ha sempre un suo peso nelle dinamiche di infortunio: in particolare per gli stranieri nonostante la forte contrazione del numero degli occupati delle costruzioni, la quota infortuni è rimasta stabile, pari a circa il 20% del totale, ed è quasi doppia rispetto a quella registrata nell'insieme dei settori lavorativi.


Reti di sicurezza: esce la UNI EN 1263:2015 parte 1 e 2

23/02/2015

UNI ha informato della pubblicazione della UNI EN 1263:2015 parte 1 e parte 2, la versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 1263 (edizione dicembre 2014) sui requisiti delle reti di sicurezza e dei loro accessori, utilizzati in lavori di costruzione ed assemblaggio per proteggere dalle cadute dall'alto.
La UNI EN 1263-1:2015 è entrata in vigore il 12 febbraio 2015 e specifica i requisiti di sicurezza delle reti ed i metodi di prova, ed è basata sulle caratteristiche prestazionali delle fibre di polipropene e di poliammide.
La UNI EN 1263-2:2015 specifica, invece, i requisiti di sicurezza per il posizionamento delle reti di sicurezza in conformità al manuale di istruzioni del fabbricante e alle specifiche di prodotto e per le prove delle reti di sicurezza di sistema S, sistema T, sistema U e sistema V in conformità alla UNI EN 1263-1.
Le piccole reti di sicurezza di sistema S conformi alla UNI EN 1263-1 (minori di 35 m2 e 5,0 m sul lato più corto) non sono trattate dalla norma, ricorda l'UNI.


I dispositivi di ancoraggio permanenti non sono DPI

16/02/2015

Il Ministero del Lavoro ha reso nota la circolare 13 febbraio 2015 nella quale precisa che, in funzione della loro installazione, esistono due tipologie di dispositivi dì ancoraggio:
- quelli che seguono il lavoratore, installati non permanentemente nelle opere di costruzione e che sono quindi caratterizzati dall'essere amovibili e trasportabili (cosiddetti DPI - Dispositivi di Protezione Individuale);
- quelli installati permanentemente nelle opere stesse, e che pertanto sono caratterizzati dall'essere fissi e non trasportabili. In quest'ultima categoria, secondo il Ministero, rientrano "tutti i dispositivi o sistemi che non seguono il lavoratore alla fine dei lavoro, ma restano fissati alla struttura, ancorché taluni componenti del dispositivo o sistema siano "rimovibili", perché, ad esempio, avvitati ad un supporto". I dispositivi di ancoraggio installati permanentemente nelle opere di costruzione, quindi fissi e non trasportabili, secondo il Ministero non rientrano nel campo di applicazione del D.Lgs. n. 475/92 e pertanto, non devono riportare la marcatura CE come DPI. Sono quindi da considerare prodotti da costruzione e come tali rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 marzo 2011 che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio.


Modelli semplificati...non piani semplificati!

06/02/2015

E' stato pubblicato in questi giorni un nuovo aggiornamento della suite Progetto Sicurezza Cantieri.
La suite per la redazione dei piani di sicurezza è conforme al D.Lgs. 81/2008 e s.m. e risponde nel modo più fedele e coerente possibile alle specifiche dei modelli semplificati previsti dal D.I. 9/9/2014. Con l'obiettivo primario di non sottovalutare mai la qualità dei piani. Il nostro obiettivo, infatti, è stato quello di creare un software che permettesse di redigere PSC, POS, PSS e FO, che anche tramite i modelli semplificati, fossero espressione di attività progettuale qualificata della sicurezza in cantiere.
Ora la nuova versione della suite è stata arricchita anche con:
- l'aggiunta del modulo di importazione dei dati dai progetti realizzati con la versione 5;
- l'aggiunta del modulo di importazione dell'archivio imprese dalla versione 5;
- la riorganizzazione del database di lavorazioni e fasi;
- la preparazione dell'ambiente per la realizzazione di PSC per palchi e fiere.


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